Primo semestre Banca Carige: liquidità ok, sale il risparmio gestito

Banca Carige

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Carige ha approvato i  risultati consolidati al 30 giugno 2017. Nel trimestre appena concluso il Gruppo ha focalizzato la propria attività sul derisking del portafoglio crediti rafforzandone il presidio e la qualità e dando corso alla prima operazione di cartolarizzazione di sofferenze finalizzata all’ottenimento della garanzia statale ( ‘cessione GACS’).
Con l’aiuto di una squadra manageriale che si è arricchita di nuovi professionisti, abbiamo avviato una revisione strategica del portafoglio di attività, volta ad identificare le azioni di rafforzamento patrimoniale e a delineare nuove linee guida nella strategia sul credito deteriorato con il deconsolidamento delle sofferenze”, ha commentato PaoloFiorentino, Amministratore Delegato di Banca Carige. “La nuova impostazione strategica sarà connotata da rapidità di esecuzione e contestuale riduzione dei rischi di implementazione, puntando a raggiungere risultati concreti entro la fine dell’anno.
Abbiamo grande fiducia nelle prospettive della Banca”.
Il Gruppo nel periodo si è inoltre concentrato su un’attenta gestione della liquidità, il cui profilo si mantiene stabile. Al 30 giugno, il Liquidity Coverage Ratio (LCR) si colloca al 115% ampiamente superiore ai requisiti regolamentari previsti, con cassa e attività libere stanziabili che ammontano a 2,0 miliardi, dopo il rimborso nel semestre di un bond senior per 600 milioni, di 205 milioni di obbligazioni retail e di un titolo subordinato Lower Tier 2
di 20 milioni.
La raccolta diretta da clientela (privati e imprese) al 30 giugno 2017 si attesta a 15,4 miliardi (-0,4 miliardi rispetto al 31 dicembre 2016), mentre la raccolta indiretta è pari a 21,1 miliardi (-0,4 miliardi rispetto al 31 dicembre 2016) e risulta sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (-0,4%), caratterizzandosi per una buona performance del risparmio gestito che sale a 11,2 miliardi (+4,8% e +3,1% nei 12 e 6 mesi),
trainato dai fondi comuni e dai prodotti assicurativi.
Continua l’azione di deleveraging sul fronte degli impieghi con l’aggregato che si porta a 21,2 miliardi, in calo del 2,2% rispetto al 31 dicembre 2016. Contestualmente è proseguita l’erogazione di mutui ipotecari a privati, pari a 245,0 milioni (+15,0% rispetto ai 213,0 milioni del primo semestre 2016), e quella a imprese, che si attesta a 355,9 milioni (-18,0% rispetto ai 434,1 milioni del primo semestre 2016).
Al fine di ridurre il profilo di rischio, nel corso del trimestre il Gruppo ha finalizzatoun’operazione di cartolarizzazione di crediti in sofferenza cedendo un portafoglio di 938,3 milioni
Il portafoglio crediti deteriorati scende a 7,2 miliardi lordi (6,3 miliardi al netto del portafoglio ceduto), in calo rispetto agli oltre 7,3 miliardi del 31 dicembre 2016 e del primo
trimestre 2017.
Il risultato economico netto del trimestre di pertinenza della Capogruppo, negativo per 113,8 milioni sconta, oltre alla perdita di 66,0 milioni derivante dalla cessione GACS, gli oneri connessi alla strutturazione dell’operazione (3,6 milioni), la svalutazione del valore di bilancio del Fondo Atlante (7,2 milioni) e accantonamenti al Fondo rischi e oneri riconducibili alle garanzie concesse nell’ambito del contratto di cessione delle compagnie
assicurative (14,5 milioni), al netto dei quali il risultato netto è pari a -48,1 milioni. Il risultato netto semestrale si attesta a -154,9 milioni.




















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A cura di Elisa Zanolli e Ottavio Traverso  -  Informativa sui cookie