Stampa l'articolo

"In America pensavo che le strade fossero lastricate d'oro"

 Domenica 11 maggio, alle 17, presso il teatro Albatros andrà in scena “Lettere da lontano-parole e musica del distacco”, uno spettacolo di e con Lorenzo Costa e con Federica Ruggero.
La rappresentazione è inserita nell'ambito del Festival dell'Intercultura, organizzato dal Municipio V in collaborazione con l'associazione La Baia del Re, Coop e Teatro Garage.
Una storia sull'emigrazione, passata ma anche attuale, che si presenta al pubblico attraverso un connubio perfetto tra parola e musica, grazie anche alla collaborazione del duo artistico Alberto Bobby Soul de Benedetti e Alessio Caorsi.
Un vero e proprio esempio di teatro di narrazione in cui si alternano tante storie di emigranti italiani tra la fine dell'800 fino ai giorni nostri in viaggio verso “la Merica”, dove si pensava che “le strade fossero lastricate d'oro”. In realtà non erano lastricate affatto, anzi, ci si aspettava che fossero gli emigranti giunti in America a lastricarle. Ma la terra era comunque  fertile e piena di opportunità.
Da qui emergono emozioni diverse di coloro che giungevano nel territorio sconosciuto, la speranza di una vita migliore e allo stesso tempo la paura delle novità.
Fondamentale per la realizzazione dello spettacolo è stato il contributo del pubblico, che su richiesta dello stesso regista Lorenzo Costa, ha donato testimonianze personali, dei genitori, o dei nonni, diventando in questo modo veri protagonisti della scena. L'adesione forte e sentita ha permesso di narrare storie di luoghi che hanno contribuito in modo incisivo in termini di immigrazione come il Veneto, la Sicilia, la Campania, la Calabria e ovviamente la Liguria.
Uno spettacolo che offre spunti di riflessione anche per i più giovani, che spesso studiano questi argomenti solamente sui libri di scuola.
Ma se Teatro significa condivisione di storie tra attori e pubblico, allora i ragazzi avranno la possibilità di imparare facendo teatro.
 
 
Caterina Dellepiane

Stampa l'articolo