Esposte 70 opere di arte e design. Un’asta e una raccolta fondi per restaurare un luogo simbolo di bellezza di Genova e della Valpolcevera
Due anni sono trascorsi da quel 14 agosto. Due anni in cui Genova si è trovata ad affrontare la ricostruzione e quella, non meno importante, dell’elaborazione.
Queste erano le premesse e lo spirito con cui l’Associazione Wikiacademy insieme a Unicom e Assocom (oggi UNA, Aziende della Comunicazione Unite), hanno concepito e lanciato il contest creativo #UnmanifestoperGenova nel 2018.
Grafici, illustratori, artisti e creativi hanno risposto all’appello e hanno tradotto in opere d’arte e design idee, concetti e sentimenti, patrimonio comune di quella ferita. Il contest ha raccolto 70 opere provenienti da tutta Italia.
E allora è proprio nei giorni in cui si inaugura il nuovo ponte San Giorgio che #UnManifestoperGenova chiude il suo cerchio, con l’obiettivo di restituire un Contributo concreto alla fine di un percorso compiuto con la cura e la delicatezza delle cose importanti.
Con la prospettiva delle cose che si osservano da una certa distanza che raffredda l’impatto emotivo e consente di avere una visione più consapevole di quello che si è fatto, del significato delle opere e del circuito dinamico e virtuoso che l’arte e il design sono in grado di innescare concretamente.
La fase finale di questa iniziativa è stata immaginata fuori dai tradizionali schemi espositivi.
Il Municipio V del Comune di Genova ha indicato un progetto di restauro culturale molto significativo per i cittadini della comunità della Valpolcevera, proprio quella più colpita dal crollo del Ponte Morandi.
“Abbiamo pensato che fosse giusto, utile e interessante che la restituzione finale di una iniziativa nazionale che era partita da un concetto innovativo di cultura costruita dal basso andasse a beneficio di un luogo culturale caro proprio a quella comunità” – spiegano gli organizzatori.
Le 70 opere saranno esposte in mostra a Villa Serra, un vero e proprio angolo di Inghilterra nella periferia di Genova, dal 6 agosto fino al 27 novembre 2020 e sarà possibile acquistarle attraverso un’asta benefica in busta chiusa.
Il progetto si concluderà alla fine di novembre con un evento pubblico.
“Acquistare una di queste 70 opere – proseguono gli organizzatori – significherà conservare un frammento di senso di un fatto storico rilevante che tutti ricorderemo per sempre. E significherà contribuire al recupero di un luogo simbolo di bellezza di Genova e della Valpolcevera”.
Il ricavato dell’asta benefica e della raccolta fondi sarà devoluto al restauro della Cappella di Sant’Orso del Parco storico monumentale di Villa Serra.
“L’iniziativa #UnmanifestoperGenova, dimostra una grande attenzione e amore per il nostro territorio – racconta Federico Romeo, Presidente del Municipio V del Comune di Genova -. La disponibilità di molte opere artistiche, provenienti da tutta Italia, per testimoniare il drammatico crollo del Ponte Morandi e quello che questa tragedia ha rappresentato nelle nostre vite, oltre alla scelta di donare alla Valpolcevera il risultato di questa iniziativa benefica, ci dà speranza nel domani. La raccolta fondi a favore del recupero di un piccolo scrigno del patrimonio storico e culturale della Valpolcevera è un qualcosa che lascia memoria nelle generazioni future”.
L’iniziativa, organizzata da WikiAcademy, UNA, Comune di Genova - Municipio V e Consorzio Villa Serra è curata da Studiowiki e gode del patrocinio di Regione Liguria, Giovani Artisti Italiani e ADI Liguria. Partner dell’iniziativa: Fedrigoni, Printaly, il Circolo degli Artisti, l’Associazione 100Fiori. Media partner Mentelocale, Wopart e ArtsLife. Foto e video supplier Luca Riva Studio.
La mostra sarà aperta tutti i giorni fino al 27 novembre con i seguenti orari:
agosto e settembre dalle 14 alle 19.30 | ottobre dalle 13 alle 17.30 | novembre dalle 13 alle 16.30
Tutte le informazioni sull’iniziativa e la mostra on line, con la possibilità di acquistare una delle 9 copie numerate delle opere, sul sito
unmanifestopergenova.it
A questo link una selezione di scatti fotografici della mostra e della splendida location che la ospita