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Addio a Gianni Ponta, vicepresidente dell'Anpi. Lo ricorda Massimo Bisca

Se n'è andato Gianni Ponta, vicepresidente Anpi Genova, partigiano combattente. Nato nel 1926 era entrato nella Resistenza a 17 anni ed aveva combattuto insieme a Buranello, a Fillak, a Bisagno.
Andava nelle scuole a raccontare la Resistenza ai ragazzi, ma partecipava anche alle manifestazioni e ai cortei assieme al presidente Anpi Massimo Bisca, che lo ricorda così: "Gianni a 15 anni faceva lo scaldachiodi, quindi un manovale apprendista. Lì ha conosciuto Marsano, che lo ha messo alla prova prima con dei volantini e poi con una rivoltella a mano e poi ha fatto il gappista con Buranello e Fillak, partecipando a diverse azioni in città contro i tedeschi. Individuati vanno a Capanne di Marcarolo e scendevano in città per dare assistenza durante gli scioperi delle grandi fabbriche. Il 2 marzo 1943 scendono a Sampierdanera, dove fallisce lo sciopero Ansaldo perché i fascisti hanno avuto una spiata e hanno circondato tutta la fabbrica, Buranello va in centro e viene fucilato. Loro invece sono stati tutto il giorno dentro il Cinema Modena, Fillak li avvisa, ritornano a Capanne di Marcarolo. Riesce a scampare e ricompone una formazione e passa in Val Borbera partecipando alla battaglia di Pertuso e Allegrezze, entra nella polizia partigiana e sarà in quel gruppo molto ristretto e fidato che fa da guardia all'Hotel Bristol quando scatta l'insurrezione, fino all'arrivo degli alleati. Finita la guerra fa il camionista, poi responsabile sindacato trasportatori della CNA ed è sempre stato impegnato nell'Anpi. Non ha mai messo in primo piano l'aspetto più violento delle cose. Due anni fa, siccome mi rinfacciava sempre che aveva rischiato la pelle per uno sciopero degli ansaldini, io l'ho portato in fabbrica e con i ragazzi, gli impiegati e la direzione, gli abbiamo consegnato la paletta della turbina, che diamo solo ai personaggi importanti. Lui, ricevendola, ha detto: "Non la prendo per me ma per tutti i compagni ansaldini, alcuni dei quali sono vie di strade, altri sono sulla lapide". Ultima cosa che ha fatto ha partecipato alla cerimonia in ricordo di Guido Rossa, a fine gennaio. E' stato un uomo che non ha mai fatto retorica, convincerlo a fare un'intervista è stato difficile, perché era molto riservato".
L'ultimo saluto martedì mattina alle 9.30 al tempio laico di Staglieno. Al funerale parteciperanno anche le sezioni Anpi, una rappresentanza del Comune di Genova e il console russo.



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