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A Villa Serra un ordine del giorno in memoria di Giorgio Lorefice ed in difesa di tutti i Vigili del Fuoco

I Consigli comunali di Sant’Olcese e di Serra Riccò si riuniscono, congiuntamente con i consiglieri comunali dei medesimi Comuni in carica il 26 gennaio 2005, giorno in cui il caposquadra dei Vigili del Fuoco Giorgio Lorefice perse la vita nell’espletamento della propria attività lavorativa, per firmare pubblicamente un ordine del giorno in sua memoria ed in difesa di tutti i Vigili del Fuoco, dopo gli sviluppi legati al ricorso di HDI assicurazioni che sta bloccando il risarcimento alla famiglia.
 
La seduta si terrà il sabato 8 febbraio 2020 alle ore 10 presso l’Auditorium del Parco storico di Villa Serra di Comago, via Carlo Levi 2, Sant’Olcese.
 
I Sindaci di Sant'Olcese e Serra Riccò, Armando Sanna e Angela Negri, invitano i cittadini, i Vigili del Fuoco, le Istituzioni, le Associazioni e gli Organi di stampa a partecipare a questo importante momento di riflessione.
 

Il 26 gennaio 2005 un mezzo della ditta Saregas stava riversando del gpl dell'azienda Europam in un serbatoio della ditta Gbm, utilizzato per un impianto di riscaldamento. L'autobotte perse del gas liquido che si incendiò e durante i soccorsi l'autobotte esplose. 
Perse la vita Giorgio Lorefice, caposquadra dei Vigili del Fuoco e altri sette colleghi rimasero feriti. La sua prontezza è valsa a salvare la vita di tante persone. Il 14 marzo 2005 Giorgio Lorefice è stato decorato con la medaglia d'oro al valor civile alla memoria.
La causa civile per il risarcimento agli eredi è ancora in corso: il danno dell'esplosione è stato quantificato in circa un milione e duecentomila euro e sono stati condannati al risarcimento in solido tra di loro la società Europam, i soci all'epoca dei fatti della società Saregas e l'autista dell'autocisterna.
E' notizia di qualche settimana fa che la compagnia assicurativa di Europam non intende pagare il risarcimento agli eredi di Giorgio Lorefice e nemmeno risarcire gli altri pompieri rimasti feriti perché "l'esplosione è da addebitare a un intervento negligente/imprudente dei vigili del fuoco".
"Chi conosceva Giorgio non può davvero leggere il suo nome nella stessa frase con la parola “imprudente” - aveva commentato l'amministrazione comunale di Sant'Olcese - Lasciatelo dire a chi lo conosceva nella vita di tutti i giorni, sui campi di calcio, nel volontariato, nel suo mestiere, chi era Giorgio. La sua famiglia e la grande famiglia dei vigili del fuoco non meritano queste parole.
Speriamo che la giustizia faccia finalmente il suo giusto corso, dopo tanti anni. Questo ci meritiamo, noi tutti che volevamo bene a Giorgio". 

LEGGI IL TESTO COMPLETO DELL'ORDINE DEL GIORNO

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