75esimo anniversario dei Martiri di Passo Mezzano |
Comune di Campomorone

Domenica 7 luglio si ricorda il 75esimo anniversario dei Martiri di Passo Mezzano.
Il programma prevede alle ore 9 partenza in minibus da piazza Marconi per Passo Mezzano, alle ore 10 ritrovo al Cippo dei Martiri.
Alle ore 10.30 Santa Messa officiata da Padre Zaccaria e a seguire "Caro Partigiano ti scrivo questa lettera", ricordo dell'episodio di Passo Mezzano a cura dei ragazzi dell'Istituto Comprensivo di Campomorone e Ceranesi con le loro lettere e pensieri. Di seguito ricordiamo i fatti accaduti a Passo Mezzano.
Il V distaccamento della III Brigata Garibaldi Liguria era composto da 80 uomini al comando del Tenente Emilio Casalini "Cini". Durante il rastrellamento della Benedicta il distaccamento decise di tentare lo sfondamento dell'accerchiamento per mettersi in salvo.
Nella notte fra il 6 e il 7 aprile l'operazione militare sembrò riuscire e la salvezza degli uomini del distaccamento, ai quali si erano uniti altri partigiani delle formazioni in zona, essere ormai vicina. In realtà le truppe tedesche incalzavano i partigiani in fuga e appena questi oltrepassarono i laghi del Gorzente, le mitragliatrici aprirono il fuoco.
Nella notte fra il 6 e il 7 aprile l'operazione militare sembrò riuscire e la salvezza degli uomini del distaccamento, ai quali si erano uniti altri partigiani delle formazioni in zona, essere ormai vicina. In realtà le truppe tedesche incalzavano i partigiani in fuga e appena questi oltrepassarono i laghi del Gorzente, le mitragliatrici aprirono il fuoco.
Durante il combattimento alcuni vennero colpiti a morte, altri tentarono una nuova via di fuga verso la cresta della montagna o tentando di trovare un nascondiglio negli anfratti rocciosi.
A Passo Mezzano, sopra i laghi del Gorzente, ci fu ancora uno scontro nel quale i tedeschi fecero uso di mitragliatrici pesanti e lanciafiamme.
Caddero così 18 uomini, mentre altri vennero catturati e fucilati successivamente.
Caduti a Passo Mezzano
Giovanni Campora, anni 19; Ettore Binci, anni 20; Giacomo Rivera, anni 19; Serafino Dellepiane, anni 21; Rizzardo Giuliani, anni 40; Nicola Leone, anni 38; Giuseppe Gastaldo, anni 21; Andrea Prasio, anni 35; Battista Trucco, anni 19; Primo Cavallieri, anni 19; Amerigo Frediani, anni 19; Elio Grondona, anni 19; Giovanni Dellepiane, anni 19; Carlo Pouschin, anni 38; Liliano Giordano, anni 20; e quattro ignoti.
Successivamente vennero uccisi:
Cannoni Giulio, condotto a Marassi e poi fucilato al Turchino; il comandante Emilio Casalini, condotto a Voltaggio e ucciso il giorno 8 aprile.