Croce Bianca di Mignanego: da novant'anni attiva sul territorio |
Comune di Mignanego

"Abbiamo circa centocinquanta militi operativi, ma ci manca la fascia di mezzo: o sono troppo giovani o sono troppi grandi. Quelli che lavorano, giustamente, non riescono a gestirsi un secondo lavoro, magari hanno una famiglia a casa che li aspetta".
I troppo giovani sono i ragazzi dai 14 anni, che non possono ancora affrontare le emergenze e i servizi programmati sono noiosi. "Vorrebbero salire subito sulle ambulanze - prosegue Barbieri - e invece devono aspettare i 16 anni, per i primi corsi interni e le esercitazioni. A quel punto possono fare da supporto alla squadra e intanto imparano a muoversi in ambulanza e a gestire le attrezzature. E' un lavoro di squadra il nostro, c'è un capo squadra che coordina, ma poi ci si aiuta a vicenda. Per quanto riguarda i tagli regionali già da qualche tempo la Regione Liguria impone che solo i pazienti che non sono in grado di deambulare hanno diritto al trasporto gratuito per le terapie o la riabilitazione. Chi riesce ad alzarsi da un letto no. Questi sono "bastoni" che non aiutano il nostro lavoro".
La Croce Bianca di Mignanego è operativa nel Comune e in tutte le sue frazioni (circa 12 km di territorio) avendo a disposizione due mezzi per le emergenze classe A rianimo, tre mezzi abilitati per il trasporto disabili e una vettura.
Ogni due anni si fanno incontri nelle classi delle scuole medie per spiegare ai ragazzi e agli insegnanti l'approccio in caso di emergenza, per esempio in caso di soffocamento.
E poi ci sono i momenti di festa: l'organizzazione della Cronoscalata grazie ai giovani del Bike Team, e la festa a Ponterosso e Vetrerie, oltre alla partecipazione, negli anni passati, al Rally del Soccorso dove sono sempre saliti sul podio. "Per essere una Croce piccola siamo soddisfatti, - conclude Enrica Barbieri - certo ci vorrebbero più militi, gente nuova che abbia voglia di impegnare qualche ora al giorno, lasciando respirare un po' gli anziani".
Elisa Zanolli