Al via la Prima Rassegna Teatrale Dialettale "6 da Valadda da Ponceivia?"

Comune di Mignanego

Dal 2 aprile al 13 maggio al Teatro San Giuseppe di Mignanego andrà in scena, il sabato alle ore 21 o la domenica alle ore 16, la Prima Rassegna Teatrale Dialettale "6 da Valadda da Ponceivia?".
 
Si tratta di sei rappresentazioni del repertorio dialettale messe in scena da alcune fra le più conosciute Compagnie Teatrali non professioniste genovesi, selezionate per l'occasione dal Comitato Organizzatore gestito da Danilo Vialardi, su indicazione del direttore artistico Giorgio Oddone, con naturale priorità alle Compagnie della Valpolcevera.
Primo appuntamento domenica 2 aprile alle ore 16 con la Nuova Compagnia dell'Allegria che presenta "De Tacco e de Punta", commedia di E. Scaravelli con regia di M. Raffo.
 
Breve sinossi della trama
 
La ditta Sciaccaluga & C. Import Export, che già non se la passava tanto bene, viene messa ad ulteriore dura prova da un tentativo di
truffa sulla vendita di una partita di caffè ordita dal capo ufficio Serafin, d’intesa con un poco di buono da angiporto un certo Pruxa.
La vendita non andrà a buon fine per la scarsa qualità del prodotto promesso. Il cliente danneggiato è il sig. Segalerba, uno dei
migliori vantati dalla Ditta che andrà su tutte le furie prendendosela col titolare Sciaccaluga, intentando un’azione legale contro la
società minacciando di denunciare il titolare per frode e, alla fine, rovinarlo. Questo il centro della storia. Il fattorino Paggeu (Pagliolo),
pidocchioso e fuori dagli schemi, si aggira nell’ufficio con un abito di due taglie superiore alla sua e con un ‘andatura appositamente
studiata che gli permette di non consumare i tacchi delle scarpe..... La dattilografa Luigin-na è corteggiata sia dal capoufficio, ladruncolo e
faccendiere, che dal fattorino pidocchioso, ma non li giudica entrambi capaci di offrirle una vita agiata piena di viaggi e feste. Venuto alla
luce il tentativo di truffa della partita di caffè ordita dal capo-ufficio Serafin si presenta l’avvocatessa Lucrezia Pace, tramite della
nuova proprietà interessata a rilevare l’impresa sull’orlo del fallimento, ovviamente alle condizioni che detteranno i nuovi proprietari: pagando
tutti i debiti accumulati, evitando la galera al principale Sciaccaluga e garantendo, non si sa in che modo, oggi diremmo, “gli attuali livelli
occupazionali”.

Dopo un tira e molla che non finisce più e minacce di morte da Pruxa a Serafin se non paga i servizi ottenuti per la frode
del caffè, il gran finale vede materializzarsi la nuova proprietà: Paggeu, il pidocchioso e Marta, la donna delle pulizie, che si scopre
essere sorella dello stesso. Quelli considerati di meno da tutti, in realtà con furbizia, abilità e risparmiando i denari necessari, hanno
soffiato da sotto il naso l’attività al Sciaccaluga e al suo tirapiedi in malafede Serafin, fingendosi sprovveduti ed ignoranti, manovrando
le leve della messa in scena magistralmente. Alla fine i ruoli si invertono. Gli ultimi diventano primi e i primi ultimi. Ma sarà tutto
vero? Una storia di “menzogne” e “scambi di ruoli”, dove il denaro e l’ambizione la fanno da padroni.
 
 



















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A cura di Elisa Zanolli e Ottavio Traverso  -  Informativa sui cookie