A Mignanego appuntamento con il libro di Antonella Grandicelli "Il tempo imperfetto" |
Comune di Mignanego

Alla Biblioteca di Mignanego martedì 18 aprile alle ore 17.30 Antonella Grandicelli presenta il libro "Il tempo imperfetto" in dialogo con Chiara Ferraris.
Descrizione del libro
Inseguire una cognizione del tempo è come tentare di trattenere un pugno di sabbia. Sfugge, da ogni lato, in ogni direzione. Molte volte si è tentato di chiuderlo in una definizione, ma ne è sempre sgusciato via, disperdendosi. Del tempo molto si può dire, ma tutto resta soggettivo, legato ad una percezione istantanea e personale, che, un attimo dopo essere stata pronunciata, è già sconfitta.
Ed è questo che sperimentano i diciassette racconti de "Il tempo imperfetto": un sentire al di fuori della misura, un oltraggio all'illusione di un reale che è meno corporeo del sogno.
La zia Fé, che ha scelto quella precisa notte per morire; Ofelia Mas, che si alza una mattina e organizza le sue nozze; l'impiegato che scende il primo gradino della scala a chiocciola; i due amanti che festeggiano l'anniversario di un dolore; Anita, che vive con un coltello nel cuore; l'uomo che accetta l'eredità di un altro sé stesso; e molti altri personaggi, che scelgono per sé un tempo interno, che sia solo loro, un tempo "imperfetto", in cui sciogliere i nodi del previsto e del prevedibile. Uno sguardo che si apre sull'istante e sulle infinite possibilità offerte dalla sua imperfezione.
Inseguire una cognizione del tempo è come tentare di trattenere un pugno di sabbia. Sfugge, da ogni lato, in ogni direzione. Molte volte si è tentato di chiuderlo in una definizione, ma ne è sempre sgusciato via, disperdendosi. Del tempo molto si può dire, ma tutto resta soggettivo, legato ad una percezione istantanea e personale, che, un attimo dopo essere stata pronunciata, è già sconfitta.
Ed è questo che sperimentano i diciassette racconti de "Il tempo imperfetto": un sentire al di fuori della misura, un oltraggio all'illusione di un reale che è meno corporeo del sogno.
La zia Fé, che ha scelto quella precisa notte per morire; Ofelia Mas, che si alza una mattina e organizza le sue nozze; l'impiegato che scende il primo gradino della scala a chiocciola; i due amanti che festeggiano l'anniversario di un dolore; Anita, che vive con un coltello nel cuore; l'uomo che accetta l'eredità di un altro sé stesso; e molti altri personaggi, che scelgono per sé un tempo interno, che sia solo loro, un tempo "imperfetto", in cui sciogliere i nodi del previsto e del prevedibile. Uno sguardo che si apre sull'istante e sulle infinite possibilità offerte dalla sua imperfezione.