| Banna il bullo: spettacolo sul bullismo e sul cyberbullismo |
Comune di Campomorone
Martedì 9 maggio alle ore 9 (prima replica) e alle ore 11.00 (seconda replica) presso il Cabannun dei giardini Dossetti a Campomorone, si svolgerà uno spettacolo dal titolo “Banna il Bullo”.
Lo spettacolo, a cura della “Compagnia del Novecento” con testo e regia di Chiara Colombo, vede in scena Marco Brambilla, Chiara Colombo, Jacopo Fracasso, Andrea Pellizzoni e Andrea Tibaldi. Arrangiamenti musicali di Gabriele Comeglio.
Questo spettacolo teatrale sul tema del bullismo e cyberbullismo è centrato sulle dinamiche psicologiche ed emotive che coinvolgono anche i genitori, i quali si devono confrontare con questa realtà sempre più presente nella vita dei figli adolescenti. Si vuole accompagnare il pubblico a riflettere sull’importanza di non sottovalutare atteggiamenti e fenomeni di bullismo che possono portare i ragazzi, vittime di questi episodi, a reagire a volte in maniera estrema e drammatica. L’importanza di comunicare, conoscere e denunciare si contrappongono alla paura, al disagio e al silenzio che sono complici del fenomeno del bullismo diretto ed indiretto.
L’intento di questo lavoro è quello di far riflettere genitori e figli sull’importanza di denunciare il bullismo, per poter vincere insieme la paura, la vergogna e il senso di smarrimento che troppe volte porta le persone più giovani, che ne sono coinvolte, a compiere gesti estremi e disperati. In scena due giovani protagonisti: Giulio ed Eros. Stessa scuola, stessa classe, stessi insegnanti eppure così differenti nell’affrontare la difficile età che li accomuna. Giulio, più sensibile, intuitivo e generoso, diventa per Eros il bersaglio perfetto dove sfogare la sua rabbia e la sua insofferenza per un mondo che a lui appare ostile e spaventoso. Insieme a loro in scena i genitori, anch’essi con le loro paure e le loro ansie di tutti i giorni, che in un crescendo di situazioni si troveranno a condividere, nel bene e nel male, la realtà che stanno vivendo i loro giovani figli. L’intento è di mostrare come può essere facile diventare vittime o carnefici in questa società che troppe volte sembra aver perso il significato del rispetto per sé stessi e per gli altri.
Al termine dello spettacolo è stato inserito un contributo video per approfondire in maniera più diretta ed esplicita le conseguenze di chi subisce o pratica il bullismo. Questo contributo vuole essere il preludio per un dibattito che possa aiutare gli studenti a comprendere l’importanza del loro ruolo nella battaglia contro questo fenomeno. La triste realtà è che proteggere i ragazzi dal bullismo, specie quello virtuale, è quasi impossibile; l’unica vera risorsa è di sensibilizzare i ragazzi a questo problema di cui, finchè non ne sono vittime, difficilmente riescono a capire la gravità. Utilizzando i personaggi dello spettacolo, vengono elencati i reati e le conseguenti pene previste dal nostro Codice Penale, mostrando più chiaramente ai ragazzi la cruda realtà che li circonda, mettendoli a conoscenza di ciò che può accadere a chi commette atti di bullismo.
Lo spettacolo, a cura della “Compagnia del Novecento” con testo e regia di Chiara Colombo, vede in scena Marco Brambilla, Chiara Colombo, Jacopo Fracasso, Andrea Pellizzoni e Andrea Tibaldi. Arrangiamenti musicali di Gabriele Comeglio.
Questo spettacolo teatrale sul tema del bullismo e cyberbullismo è centrato sulle dinamiche psicologiche ed emotive che coinvolgono anche i genitori, i quali si devono confrontare con questa realtà sempre più presente nella vita dei figli adolescenti. Si vuole accompagnare il pubblico a riflettere sull’importanza di non sottovalutare atteggiamenti e fenomeni di bullismo che possono portare i ragazzi, vittime di questi episodi, a reagire a volte in maniera estrema e drammatica. L’importanza di comunicare, conoscere e denunciare si contrappongono alla paura, al disagio e al silenzio che sono complici del fenomeno del bullismo diretto ed indiretto.
L’intento di questo lavoro è quello di far riflettere genitori e figli sull’importanza di denunciare il bullismo, per poter vincere insieme la paura, la vergogna e il senso di smarrimento che troppe volte porta le persone più giovani, che ne sono coinvolte, a compiere gesti estremi e disperati. In scena due giovani protagonisti: Giulio ed Eros. Stessa scuola, stessa classe, stessi insegnanti eppure così differenti nell’affrontare la difficile età che li accomuna. Giulio, più sensibile, intuitivo e generoso, diventa per Eros il bersaglio perfetto dove sfogare la sua rabbia e la sua insofferenza per un mondo che a lui appare ostile e spaventoso. Insieme a loro in scena i genitori, anch’essi con le loro paure e le loro ansie di tutti i giorni, che in un crescendo di situazioni si troveranno a condividere, nel bene e nel male, la realtà che stanno vivendo i loro giovani figli. L’intento è di mostrare come può essere facile diventare vittime o carnefici in questa società che troppe volte sembra aver perso il significato del rispetto per sé stessi e per gli altri.
Al termine dello spettacolo è stato inserito un contributo video per approfondire in maniera più diretta ed esplicita le conseguenze di chi subisce o pratica il bullismo. Questo contributo vuole essere il preludio per un dibattito che possa aiutare gli studenti a comprendere l’importanza del loro ruolo nella battaglia contro questo fenomeno. La triste realtà è che proteggere i ragazzi dal bullismo, specie quello virtuale, è quasi impossibile; l’unica vera risorsa è di sensibilizzare i ragazzi a questo problema di cui, finchè non ne sono vittime, difficilmente riescono a capire la gravità. Utilizzando i personaggi dello spettacolo, vengono elencati i reati e le conseguenti pene previste dal nostro Codice Penale, mostrando più chiaramente ai ragazzi la cruda realtà che li circonda, mettendoli a conoscenza di ciò che può accadere a chi commette atti di bullismo.
