Coop Liguria blocca i prezzi di 1.000 prodotti a marchio e ne sconta 200 del 10% |
Coop Liguria
Il carrello tricolore in casa Coop contempla in totale più di 1.200 prodotti di largo consumo a marchio Coop, scelti tra quelli maggiormente presenti nella spesa quotidiana degli italiani: 200 saranno ribassati del 10%, mentre per gli altri 1000 il prezzo sarà bloccato.
La duplice operazione interessa l’intero perimetro dei prodotti a marchio Coop che garantiscono già oggi un risparmio anche fino al 30% rispetto ai rispettivi prodotti di marca e si aggiunge alle iniziative già in corso: le attività promozionali, il sostegno per i possessori della carta “Dedicata a te” e il contenimento di una parte importante dell’aumento dei listini industriali senza riversarli sui Soci e consumatori.
Nel paniere degli oltre 200 prodotti ribassati del 10% figurano beni di prima necessità alimentari e non alimentari come pasta, pelati, caffè, uova, latte, formaggi, pannolini, baby food, detergenza, attingendo da tutte le linee del prodotto Coop, per rispondere a esigenze di consumatori diversi. Così vi si trovano anche prodotti biologici della linea Vivi Verde, prodotti del commercio equo e solidale (Solidal) e alcuni alimenti salutistici della linea BeneSì.
Simile la scelta adottata sugli oltre 1000 prodotti a prezzo bloccato, includendo in questo caso più di 40 categorie merceologiche (di fatto il 40% dell’assortimento). Rimangono fuori dal carrello tricolore quelle categorie sulle quali incombono tensioni legate all’approvvigionamento di materia prima a causa di una stagionalità difficile.
“La proposta con la quale aderiamo concretamente al Trimestre Antinflazione – afferma Maura Latini Presidente Coop Italia – si somma all’impegno che, come cooperative di consumatori, ci ha sempre contraddistinto per arginare le difficoltà economiche delle famiglie e trovare il punto di equilibrio fra chi produce e chi consuma. La nostra è un’azione di responsabilità con la quale intendiamo dimostrare vicinanza alle famiglie. In prospettiva ci aspettiamo ora abbassamenti di prezzi anche da parte dell’industria che ha aderito con lettere di intenti separate, ma affini, siglate con lo stesso Ministero. Questo ci permetterebbe di riversare questi abbassamenti direttamente sui prezzi di vendita dei prodotti di marca allargando quindi il paniere di beni coinvolto nell’operazione antinflazione”.